Itinerario - Australia: on the road tra grandi città e natura incontaminata dell’Outback

I voli aerei da/per l'Italia non sono inclusi nel pacchetto, così potrai decidere da dove partire, a che ora e con la compagnia aerea che preferisci... Questo per darti la massima libertà di scelta.

Check-in in hotel a Sydney e meeting di benvenuto! Per partire con il piede giusto, inaugureremo il viaggio con un assaggio della città più grande dell’Australia. Tramonto al Sydney Harbour con di fronte a noi l’Opera House e il famosissimo Sydney Harbour Bridge?

Gambe in spalla e si parte! Partiremo dal CBD, il Central Business District, il cuore pulsante della città più grande dell’Australia, con i suoi grattacieli e la Sydney Tower. Se decideremo di salirci, il panorama sulla città sarà mozzafiato. 

Passando per Hyde Park (no, non siamo a Londra!), arriveremo alle Rocks, la parte più antica della città, direttamente affacciata sul mare. Qui l’aria che si respira è tipicamente British e i pub non mancano; sarà il momento di fare una pausa?

Nel pomeriggio continueremo verso Circular Quay, il quartiere più iconico di Sydney, con la famosa Sydney Opera House e l'ancora più famoso Harbour Bridge. Qui c'è il rischio di trascorrere ore a cercare lo spot perfetto per fare le foto migliori! Se saremo coraggiosi potremo scalare di questo imponente ponte di ferro, e poi faremo tutti insieme un giro nei giardini botanici, che affacciano proprio sul porto.

Se non saremo totalmente sfasati dal fuso orario, potremo concludere questa giornata andando alla scoperta della movida di Sydney.

Il terzo giorno partiremo presto: le Blue Mountains ci staranno aspettando! Lasciata la città, il nostro treno si inerpicherà lentamente sulle Blue Mountains e dopo tante curve tra foreste di eucalipti raggiungeremo Leura. Questo grazioso centro, con tanti caffè e ristoranti con terrazze panoramiche, è la porta d’ingresso alle montagne blu. 

Tempo di un caffè e partiremo alla scoperta di questo parco nazionale alle porte di Sydney dove entreremo in contatto con la natura australiana, il filo rosso di questa nostra avventura down under.

Proseguiremo poi verso Katoomba, la "capitale" delle Blue Mountains. Senza perdere tempo saliremo sulla spettacolare cabinovia panoramica che attraversa la Jemison Valley e poi saliremo a bordo del treno che percorre i binari più ripidi del mondo. Questo ci porterà alla base della valle, dove potremo fare un facile trekking nella foresta di eucalipti (o gum trees per usare un termine local) abitata da tantissimi uccelli che si trovano solo qui, come i kookaburra dal canto che facilmente scorderemo. 

In serata ci godremo un tramonto wow dall’Echo Point, che offre un panorama strepitoso sulle Three Sisters, tre speroni di roccia che si ergono su una distesa di eucalipti, che a quell’ora viene avvolta da una foschia blu causata dall’olio di eucalipto. Capito adesso perché si chiamano Blue Mountains?

Ci sveglieremo di nuovo a Sydney e ne scopriremo la costa, con le sue spiagge famose in tutto il mondo. Con un paio di scarpe comode ai piedi comincieremo la giornata a Cogee, una spiaggia oceanica molto amata dagli abitanti di Sydney. È da qui che parte una passeggiata a picco sugli scogli, che percorreremo fino a Bondi Beach, la spiaggia del surf per eccellenza.

Sarà un susseguirsi di spiagge e scorci mozzafiato, e prima di arrivare a Bondi potremo fermarci per un caffè a Bondi Icebergs, la piscina più famosa di Sydney, dove blocchi di ghiaccio vengono buttati nell’acqua per tenerla fresca anche nelle giornate più calde. Arrivati alla mecca del surf, ne approfittiamo per noleggiare una tavola fingendo di essere degli esperti?

Dopo essere tornati a Circular Quay ci imbarcheremo su un traghetto per goderci il tramonto sul Sydney Harbour. Vedremo il sole tramontare dietro i grattacieli della città e l’Opera House tingersi di rosa... che spettacolo! Il traghetto ci porterà a Manly, un quartiere a nord della città famoso per l’omonima spiaggia dove potremo fare un giro tra i vari negozi per surfisti. E che ne dite di ua cena a base di pesce?

Sarà arrivato il momento di lasciare Sydney: un volo interno ci porterà ad Adelaide, capitale del South Australia. Gli abitanti lì sono molto fieri di non discendere da prigionieri: sapevate che l’Australia fu inizialmente una colonia penale? All’origine del SA (come i local chiamano questo Stato), invece, c’è un esperimento socialista del governo coloniale britannico: la vendita della terra a un prezzo fisso a giovani coppie per creare un ordine sociale con egual numero di uomini e donne.

Ci metteremo alla scoperta della capitale, una città ordinata e intellettuale con una spiccata vena artistica; ci sembrerà di essere in Europa! Partiremo dal famoso e antico (si fa per dire, siamo in Australia!) mercato cittadino, aperto nel 1860. Passeremo poi al giardino botanico, uno dei più famosi dell’Australia, e se ci andrà visiteremo anche uno dei tanti musei della città.  Dopo una lunga giornata, concluderemo la serata in un pub di Adelaide.

Ritirate le nostre auto a noleggio, daremo ufficialmente inizio al nostro road trip. Puntando verso nord, faremo subito una sosta ad Alligator Gorge, un canyon nel Parco Nazionale di Mount Remarkable. Pronti per il primo trekking del centro Australia?

Nel pomeriggio continueremo il nostro viaggio verso i Monti Flinders. Lungo la strada ci fermeremo ad Arkaroo Rock, un sito ad alto significato culturale per la tribù aborigena degli Adnyamathanha. Saremo quasi nell’Outback e con il naso all’insù cercheremo la costellazione della Croce del Sud; difficilmente dimenticheremo questa prima notte nel mezzo del nulla!

Ebbene sì, sarà il momento del Flinders Ranges National Park, costellato di gole scoscese, catene montuose, fattorie abbandonate, siti aborigeni, fauna selvatica autoctona e tappeti di fiori selvatici dopo la pioggia. Tempo di un giro a piedi alla scoperta di questo posto incredibile. L’attrazione principale qui è Wilpena Pound (Ikara per gli aborigeni australiani), una valle ellittica sprofondata e circondata da altre valli nodose.

Nel primo pomeriggio saliremo di nuovo in auto e proseguiremo il nostro road trip: avremo un po’ di strada da fare prima di arrivare a Woomera. A Port Augusta prenderemo la Stuart Highway, che ci faremo presto amica, dato che sarà lei a condurci fino a Darwin!

Woomera fu fondata nel 1947 come base per esperimenti spaziali e nucleari, miseramente falliti. Non ci sarà quindi motivo per fermarsi più dello stretto necessario per ricaricarci.

Questo giorno assaporeremo quello che gli Australiani chiamano the middle of nowhere, letteralmente “il mezzo del nulla”. Non faremo fatica a capire perché, ma è questo il bello dell’Australia: distese dove il tempo e lo spazio si dilatano, che ci fanno capire perché questo Stato dove le fattorie sono più grandi di alcuni Paesi europei sia così poco popolato. 

Partiremo presto e ci fermiamo a Glendambo per la pausa caffè; saremo in un paese di 30 abitanti, il primo sulla strada dopo 2 ore di nulla!

Arriveremo a Coober Pedy, che in confronto ci sembrerà una città. Decisamente particolare come città, poiché gli abitanti vivono in case sotterranee - che arrivando in auto ci sembreranno tane di talpa. Vivono così perché qui le temperature estive sono regolarmente sopra i 50 gradi, non ci sono alberi e le mosche abbondano. Benvenuti nell’Outback! 

Ma perché una città in questo posto, ti starai chiedendo? L’Australia deve la sua ricchezza alle risorse naturali, e qui è l’opale a fare da padrona, una pietra preziosa le cui miniere sono ancora la fonte principale di lavoro per gli abitanti del posto. Potremo sicuramente approfittare per visitarne una o vedere da vicino come vivono i local entrando in una delle loro case sotterranee.  

Nel pomeriggio ci rimetteremo in marcia perché avremo ancora qualche di strada prima di concludere la nostra giornata on the road.

Prepariamo la playlist: questa sarà una giornata on the road. La strada è tanta e, considerando ciò che ci aspetta, ci converrà arrivare presto. Il panorama dal finestrino ci sembrerà sempre uguale, ma così diverso da lasciarci a bocca aperta. Se non ci sarà ancora capitato, vedremo sicuramente un simbolo dell’Australia sfrecciare con noi: i cosiddetti road trains, camion che superano i 50 metri di lunghezza e che è bene lasciar passare, perché loro non si fermano!

Dopo un paio d’ore di strada ci fermeremo per un selfie di rito al confine tra South Australia e Northern Territory. Dopo altre due ore comincerà a ergersi all’orizzonte un grande masso... ma sarà ancora lontano e non capiremo bene di cosa si tratta.

Ancora qualche decina di chilometri e questo masso si farà sempre più grande, solo, circondato da una distesa immensa di vuoto. È lui, Uluru. Un masso, il più grande al mondo, lungo 3.6 chilometri e alto 348 metri. Immenso, imponente. E pensare che quello che vediamo è solo un terzo: il resto è sottoterra.

Dopo il check-in ed dopo esserci sgranchiti le gambe ci prepareremo a un altro momento wow del viaggio: il tramonto su Uluru.

Inizieremo la giornata con una passeggiata intorno a Uluru. È il sito più importante per la cultura aborigena - una vera e propria meta di pellegrinaggio - cultura millenaria pressoché immutata, rappresentata nei tanti dipinti e incisioni che scopriremo.

Questo giorno non avremo chilometri da percorrere, decideremo insieme come scoprire questi posti unici. Le opzioni non mancheranno: passeggiata in cammello, volo in elicottero o un incontro con la popolazione locale per conoscere la cultura aborigena?

Nel tardo pomeriggio ci sposeremo a Kata Tjuta (che nella lingua locale significa "tante teste"), un singolare gruppo di 36 rocce a cupola che si stagliano verso il cielo dal nulla dell’Outback, anche queste importantissime per la cultura del luogo.

Troveremo il punto migliore per goderci un altro tramonto del centro Australia e la sera vedremo così tante stelle da non crederci.

Ci alzeremo prestissimo, ma ne varrà la pena: saluteremo Uluru aspettando il sole che sorge alle sue spalle, svelando poco a poco la sua maestosità. Faremo poi i bagagli e partiremo alla volta di Kings Canyon, uno dei posti più incredibili del Red Centre. Qui faremo un facile trekking sopra il canyon e scenderemo verso il Giardino dell’Eden, lungo un sentiero con vegetazione lussureggiante fatta di piante rarissime - una sorpresa in questo angolo di Australia - fino a una tranquilla pozza naturale. 

In serata arriveremo ad Alice Springs, la capitale dell’Outback.

Alice Springs, “The Alice” per i local, è un’antica città di 25.000 abitanti fondata 150 anni fa come stazione della linea del telegrafo che attraversava l’Australia. Inoltre, è tutt’ora l’unica città negli oltre 3.000 chilometri che separano Adelaide e Darwin (sì, siamo a metà strada!). La mattina passeggeremo tra le strade di Alice Springs, scoprendo l’arte aborigena e lasciandoci ammaliare dai suonatori di didgeridoo.

Visiteremo poi la Scuola dell’Aria, la prima di questo tipo in Australia, nata per consentire a studenti sparsi su un’area grande quattro volte l’Italia di "andare" a scuola (ovviamente si fa per dire, le lezioni si seguivano via radio!). Se saremo fortunati potremo anche assistere a una lezione in diretta. Se lo vorremo, potremo anche fare tappa alla base del Royal Flying Doctor Service, l’ambulanza dell’Outback.

Nel pomeriggio accenderemo i motori, direzione MacDonnell Ranges, una catena montuosa abitata da piante e animali unici, e i cui paesaggi ci lasceranno a bocca aperta. Prima fermata Standley Chasm, un canyon strettissimo, casa della comunità Iwupataka. Continueremo poi fino a Ellery Creek per un rinfrescante bagno in una gelida piscina naturale!

Prima di tornare ad Alice cercheremo il nostro punto preferito per un altro tramonto Aussie.

Se decideremo di alzarci ancora presto, potremo iniziare la giornata con niente di meno che un giro in mongolfiera sorvolando l’Outback. Che ne dite?

Questa mattina saluteremo Alice e punteremo verso Darwin. L’attrazione principale sarà la strada: vedremo qualche canguro grigio o magari un emu? Prima di arrivare a Tennant Creek non potremo certo non fermarci ai Devils Marbles, enormi massi di granito che sembrano dover cadere da un momento all’altro. Dopo tante ore in auto, sicuramente avremo voglia di sgranchirci le gambe facendo una breve passeggiata intorno a questi blocchi di granito, situati qui da milioni di anni.

Trascorreremo la notte a Tennant Creek. Leggenda vuole che la città fu fondata sulla birra: quella che i camionisti che la trasportavano decisero di bere dopo che il loro mezzo si fermò proprio qui negli anni Trenta! Più realisticamente, sembra che qui nello stesso periodo ci fu la corsa all’oro grazie a un giacimento nella zona. Ai giorni nostri è invece un centro principale per tante comunità aborigene e fattorie grandi quanto la Gran Bretagna.

Dopo aver fatto il pieno di carburante e snack per il viaggio, sarà il momento di salutare Tennant Creek. Se avremo il coraggio, ci fermeremo a Newcastle Waters, una città fantasma che pullula di edifici abbandonati. A pranzo saremo a Daly Waters, centro di 25 abitanti passato alla storia perché qui Amy Johnson, la prima pilota a volare da sola da Londra all’Australia, atterrò nel 1930. Qui c’è anche quello che si pensa sia il pub più antico del Northern Territory, dove sicuramente ci fermeremo per un hamburger di coccodrillo o una bistecca di canguro. 

Ultima fermata prima di Katherine sarà Mataranka, sosta d’obbligo per lavare via la polvere dell’Outback in una piscina termale immersa nella natura lussureggiante dei tropici. Avremo ormai abbandonato il deserto!

Saremo arrivati nel Grande Nord, il Top End. La mattina esploreremo il Nitmiluk National Park, un insieme di 13 canyon di roccia arenaria scavato dal fiume Katherine nel suo percorso verso il Mare di Timor. Trattasi di un vero e proprio paradiso per amanti del trekking e della natura come noi! Andremo sicuramente alle cascate di Edith, e magari faremo anche un giro in canoa per immergerci al 100% nell’ambiente che ci circonda.

Nel pomeriggio ci rimetteremo in strada, direzione Kakadu National Park - tranquilli, la strada è molto più breve!

Nuovo giorno, nuovo parco nazionale. Ci sveglieremo nel cuore di Kakadu, un parco nazionale più grande del Veneto. Il parco prende il nome da Gagudju, una delle oltre 200 lingue parlate in Australia prima dell’invasione occidentale e che era parlata proprio qui. Avremo un’intera giornata per immergerci nella natura incontaminata di questo angolo remoto d’Australia, che conta oltre 1000 specie di piante, 280 uccelli diversi, 120 rettili e almeno 10.000 insetti! Ma Kakadu è anche il cuore della cultura aborigena, con oltre 5.000 siti di arte rupestre risalente a 20.000 ma anche 10 anni fa. 

Come scoprire questo posto incredibile? Il modo migliore è sicuramente a bordo di un fuoristrada con una guida locale che ci racconterà i segreti del luogo, come le famose Jim Jim Falls. Termineremo la giornata con una crociera sul fiume per avvistare i temibili coccodrilli d’acqua salata, che qui le fanno da padroni.

Questo giorno la sveglia suonerà presto - avremo solo qualche ora di strada, ma vogliamo goderci al massimo quest’ultimo giorno nella natura. La protagonista della giornata sarà il Litchfield National Park, che i local considerano tra i posti migliori della Top End per fare una nuotata sotto una cascata da film. A differenza di Kakadu, qui non ci sono i temibili coccodrilli e quindi potremo farci il bagno senza paura. Ci sentiremo tutt’uno con la natura circostante, sarà bellissimo!

Saremo arrivati nella capitale tropicale dell’Australia, più vicina a Bali che a Bondi. Sarà l’umidità o il clima perennemente caldo, ma l’atmosfera che si respira qui è decisamente rilassata, nulla a che vedere con la frenesia di Sydney. Ci dirigeremo subito a Mindil Beach, in tempo per uno spettacolare tramonto sull’oceano, il nostro ultimo tramonto ai tropici.

Sarà arrivato il momento di consegnare le nostre auto e di lasciare il Grande Nord: un efficiente volo notturno ci porterà a Melbourne.

Melbourne è la capitale australiana del caffè, e noi inizieremo la giornata proprio in uno dei tanti caffè un po’ hipster di Federation Square, il quartiere culturale di Melbourne - del resto, dopo un volo notturno ne avremo bisogno! Partiremo alla scoperta di Melbourne a Flinders Station, la stazione ferroviaria più antica dell’Australia e un simbolo della città. Faremo poi due passi per la street art di Hosier Lane, un altro dei must see della città. 

Ci sarà venuta fame? Nessun problema, andremo subito al Queen Victoria Market per un po’ di street food cosmopolita. Ci avventureremo nei giardini botanici reali di Melbourne - quante piante Aussie sapremo riconoscere, arrivati al diciottesimo giorno di viaggio? Concluderemo la giornata in uno dei ristoranti di Laneway, un quartiere di stradine molto caratteristiche del centro di Melbourne.

Il penultimo giorno lasceremo Melbourne per un’altra esperienza che difficilmente dimenticheremo: la parata dei pinguini a Phillip Island. Questi sono i pinguini più piccoli e probabilmente più teneri del mondo, una specie che si trova solo in Australia e Nuova Zelanda. Ogni sera ne tornano a riva anche 32.000 alla volta; sarà emozionante assistere a questo spettacolo della natura!

Ma questa giornata all’insegna della natura non si limiterà a questo: prima della parata dei pinguini al tramonto visiteremo un centro di tutela dei koala e faremo anche un giro dell’isola per ammirarne le spiagge bianche e le coste frastagliate. Quale modo migliore per concludere questo viaggio in Australia?

Tempo di saluti: ci vediamo alla prossima avventura WeRoad!