Itinerario - Sicilia: sapori e colori tra Pantelleria, Trapani e Palermo

I voli aerei da/per l'Italia non sono inclusi nel pacchetto, così potrai decidere da dove partire, a che ora e con la compagnia aerea che preferisci... Questo per darti la massima libertà di scelta.

Al solo atterrare a Pantelleria, sentirete che qui si respira un’aria diversa, un clima quasi africano! Non perdiamo tempo e, recuperate le auto, ci dirigiamo verso i nostri dammusi, le abitazioni tipiche costruite in pietra lavica. Sono immersi nel verde della natura spontanea, all’interno del Parco Nazionale Isola di Pantelleria, dove dominano pace e tranquillità, in una zona centrale che ci permetterà di raggiungere facilmente ogni angolo di questa splendida isola.

Dopo il check-in e il meeting di benvenuto, indossiamo il costume per il primo tuffo.. mare o piscina? A voi la scelta! E per concludere questa prima giornata al meglio, che ne dite di un aperitivo al tramonto sulle cupole del dammuso e una cena pantesca? Prima di andare a dormire, ci mettiamo a bordo piscina per ammirare il cielo stellato, con la via lattea e le costellazioni complete che illumineranno la notte.

Per iniziare la giornata al meglio, facciamo tappa a una spa, ma non una qualsiasi, bensì una spa all’aperto… stiamo parlando del Lago Specchio di Venere! Si tratta di una vera e propria beauty farm naturale grazie alla presenza di un fango termale che potremo spalmare sul nostro corpo. Una volta asciutto, ci tuffiamo nel lago e all'uscita la nostra pelle apparirà rigenerata: provare per credere!

Dopo uno spuntino a base di arancino (sì, qui è maschio) e pane cunzato, ci sposteremo verso l’Arco dell’Elefante, la principale attrazione naturalistica dell’isola di Pantelleria, uno dei luoghi che più la rappresenta. Situato vicino Cala Levante e Cala Tramontana, si tratta di un singolare faraglione la cui forma assomiglia a quella di un elefante, con la proboscide immersa nell’acqua a formare il caratteristico arco. Un tuffo in queste acque limpide e azzurrissime è d’obbligo!

Concluderemo la nostra giornata in un’altra spa naturale, Cala Gadir. Il suo nome, di origine araba, vuol dire “conca d’acqua” e infatti si tratta di un piccolo e delizioso villaggio a forma di semicerchio sul mare, un borgo marinaro dove una volta abitavano i pescatori dell’isola. Qui sono presenti numerose sorgenti termali e potremo immergerci in delle piccole vasche in pietra a cielo aperto e rilassarci guardando il mare. Ma attenzione a non scottarvi: la temperatura dell’acqua arriva fino a 55°C!

Per chi preferisse l’acqua fresca del mare, qui è anche possibile fare snorkelling o addirittura diving! I fondali sono meravigliosi.

Chi viene a Pantelleria non può non fare un’escursione in barca per scoprirla da un’altra prospettiva, dal mare! Quindi oggi mettiamo tanta protezione solare e dirigiamoci al porto per salire a bordo della barca con cui circumnavigheremo l’isola. Il nostro capitano ci descriverà tutto ciò che vedremo e ci insegnerà i nomi in dialetto pantesco delle calette dove ci fermeremo: saremo bravi a ripeterli?

Ovviamente, non potremo non tuffarci in queste acque cristalline, così belle che avremo poca voglia di risalire in barca…ma sicuramente il profumo del pranzo a base di specialità pantesche preparato dal nostro capitano ci invoglierà! Chi desidera anche di un calice di Zibibbo?

Dopo il tour in barca, che ne dite di una sauna naturale rilassante? Ci sposteremo quindi alla Grotta di Benikulá, una grotta vulcanica caratterizzata dalle pareti ricoperte di minerali e dall'aria calda e umida che si genera al suo interno, creando un ambiente simile a una sauna. L'origine del calore proviene dall'attività geotermica dell'isola, che riscalda l'aria e l'acqua all'interno della grotta. Indossiamo il costume e tutti in grotta: sarà un’esperienza unica! Una volta usciti dalla sauna, ci aspetta un tramonto indimenticabile da un punto panoramico unico!

Pantelleria è un’isola di natura vulcanica in cui l’attività magmatica del sottosuolo è vivace, perciò questa mattina faremo un breve e facile trekking all’interno della Riserva Naturale per vedere il fenomeno vulcanologico più maestoso dell’isola: la Favara Grande. Si tratta di un'imponente fuoriuscita di vapore acqueo dal sottosuolo che rendono Pantelleria un vero e proprio centro termale.

Successivamente faremo tappa in una suggestiva insenatura, incorniciata tra imponenti scogliere alte fino a 300 metri, nell’area meridionale dell’isola: Balata dei Turchi. Il nome Balata deriva dall'arabo “Balat” e vuol dire letteralmente “lastrone di pietra”: da questa meravigliosa piattaforma potremo saltare in mare!  

Nel pomeriggio potremo scegliere se dedicare le ultime ore a Pantelleria ad un bagno a mare o a una degustazione di vino presso un’azienda vitivinicola dell’isola. A Pantelleria, infatti, si coltiva l’uva Zibibbo (o Moscato d’Alessandria), un vitigno a bacca bianca dalle caratteristiche peculiari, da cui si ottiene sia un vino secco sia un vino dolce, il famoso Passito di Pantelleria. Qualunque sia la scelta, sarà quella perfetta per coronare quest’ultimo giorno a Pantelleria!

Questa mattina lasceremo Pantelleria per volare verso l’isola grande, la Sicilia. Lì inizieremo tre giorni on the road che ci porteranno a scoprire la costa occidentale. Atterreremo a Trapani e inizieremo visitandone il meraviglioso centro storico, piccolo e caratterizzato da un susseguirsi di chiese e palazzi antichi che raccontano la ricchezza culturale ed economica della città, tra cui l’imperdibile Palazzo Senatorio con la Torre dell’Orologio.

Cammineremo tra i suoi vicoletti che profumano di tante prelibatezze trapanesi: arancine (attenzione! qui l’arancina è femmina), panelle, caponata… Che ne dite di un pranzetto vista mare?

Nel pomeriggio ci sposteremo a Marsala, famosa per le sue saline e il vino che porta il suo nome. Inizieremo proprio con una visita a una cantina locale e molto importante, che ha contribuito a rendere celebre questa zona vinicola, dove scopriremo la storia e i metodi di produzione del vino Marsala. Ovviamente, avremo anche modo di degustare questo vino conosciuto in tutto il mondo.

Subito dopo ci sposteremo verso le saline, un parco di circa 1000 ettari che si estende da Trapani a Marsala dove ancora oggi viene prodotto il sale marino. Il paesaggio che ci accoglierà sarà caratterizzato da mulini a vento che aiutano il lavoro dell’uomo, spostando le acque e macinando poi il sale raccolto. Chissà se saremo fortunati da avvistare i fenicotteri rosa e gli aironi che vivono qui! Le saline con il loro fascino ci tratterranno fino all’ora al tramonto, ovvero all’ora dell’aperitivo. E chi siamo noi per tirarci indietro?!

Questa mattina saliamo in quota e raggiungiamo Erice, uno dei borghi più belli d’Italia situato a 751 metri sul livello del mare. Secondo la leggenda, fu fondato da Enea per accogliere le spoglie del padre Anchise, morto proprio in questi luoghi. Cammineremo nei suoi vicoli stretti che profumano di dolci appena sfornati fino a raggiungere il Castello di Venere, edificio dedicato alla dea romana.

Ci affacceremo dalla terrazza panoramica più bella del mediterraneo per ammirare il golfo di Trapani, le isole Egadi, il Monte Cofano. Nelle giornate più terse, si riesce a scorgere perfino Pantelleria: avremo questa fortuna?

Giunti a questo punto, inizieremo a sentire la mancanza del mare. Quindi indossiamo il costume e catapultiamoci nella vicina Riserva dello Zingaro, a Scopello, frazione di Castellammare del Golfo e tra i borghi più belli d’Italia. In realtà, non si tratta di un vero e proprio borgo, ma di un baglio, ossia un edificio fortificato con un ampio cortile e un panorama magnifico che spazia su tutto il golfo di Castellammare. Scopello è famosa per la tonnara del 1200, una delle meglio conservate della Sicilia. Visitandola, si potranno osservare i magazzini per le reti, le barche e gli edifici dove vivevano i pescatori.

Davanti al baglio di Scopello emergono dalle acque due meravigliosi faraglioni: proviamo a raggiugerli a nuoto! Non dimentichiamo maschera e boccaglio perché i fondali dal blu intenso sono ricchi di flora e fauna marina.

Non potevamo scegliere destinazione migliore per chiudere il nostro viaggio: Palermo, dove secoli di storia e di dominazioni hanno scolpito la bellezza del capoluogo siciliano, città dai mille volti, crocevia di popoli, dove culture e tradizioni diverse si incontrano. Ammireremo la magnificenza del sontuoso Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale, e delle sue chiese, come la Cattedrale, caratterizzata da un susseguirsi di stili architettonici diversi, dal gotico catalano, al barocco, all’arabo-normanno.

Diversi stili architettonici si susseguono anche nell’incrocio tra via Maqueda e Via Vittorio Emanuele, conosciuto come “i quattro Canti“, definito anche “il Teatro del Sole“ perché, in ogni giorno dell’anno, almeno uno dei quattro cantoni è illuminato dalla luce solare. E che dire del Teatro Massimo, il tempio della lirica più grande d'Italia terzo in Europa? La grande scalinata esterna che conduce a un portico con sei colonne in stile corinzio ci darà la sensazione di trovarci davanti ai grandi edifici pubblici di Atene o Roma.

Per rivivere l'atmosfera della Palermo antica, concludiamo la giornata nel mercato rionale più vivo e polare di Palermo: Ballarò! I profumi, i colori, il vociare dei venditori, e poi l'aroma di panelle e arancine: per pranzo avremo solo l’imbarazzo della scelta. Ma c'è una specialità palermitana tutta da scoprire, il pani câ mèusa, ossia il panino con la milza: chi avrà il coraggio di provarlo? 

Ricordiamoci che oggi è il nostro ultimo giorno di viaggio e il mercato di Ballarò è il luogo ideale per scovare qualche souvenir gastronomico a chilometro zero da portare a casa a bassissimo costo: cannoli, cassatine o entrambi?

È arrivato il momento di salutarci. La Sicilia occidentale nella sua bellezza ci ha regalato colori, emozioni e ricordi che non dimenticheremo. Ci vediamo alla nostra prossima avventura WeRoad!