Itinerario - Tibet 360°: da Lhasa al campo base dell’Everest

I voli aerei da/per l'Italia non sono inclusi nel pacchetto, così potrai decidere da dove partire, a che ora e con la compagnia aerea che preferisci... Questo per darti la massima libertà di scelta.

Check-in in hotel a Chengdu e meeting di benvenuto! In attesa dell’arrivo di tutto il gruppo iniziamo a prendere confidenza con la cultura orientale abbandonandoci alle prelibatezze locali prima di brindare tutti insieme all’inizio del nostro viaggio

Entriamo nel vivo del nostro viaggio e cominciamo subito con un bel volo interno che ci porta dritto dritto alla capitale tibetana Lhasa. Una volta atterrati è meglio prendere confidenza con la terra che ci ospiterà per i prossimi giorni. Non dimentichiamoci che ci troviamo a più di 4000 metri d’altezza quindi respiriamo con calma e abituiamoci all’altitudine. Nel pomeriggio avremo un primo assaggio delle bellezze di questa capitale visitando la via principale e più famosa: Barkhor street accompagnati dalla guida che ci porterà alla scoperta del Tibet. La nostra prima cena tipica tibetana sarà un ottimo momento per sciogliere il ghiaccio e iniziare a conoscerci.

Oggi continuiamo a prendere confidenza con l’altitudine scoprendo le bellezze culturali e storiche di Lhasa.

Visiteremo il Palazzo del Potala residenza principale del Dalai Lama fino a che il 14° Dalai Lama fuggì in India dopo l’annessione del Tibet alla Cina. Ad oggi il palazzo è convertito a museo, conta 13 piani con oltre 1000 stanze e 200.000 statue. Dopo Potala andremo a vedere il tempio Jokhang, il più importante della città, dove potremo ammirare le bellezze dell’arte tipica Tibetana ed incontrare i primi monaci che ritroveremo spesso durante il nostro viaggio. Per chi vorrà ci saranno altri monasteri da visitare o ci si potrà dedicare ad una tranquilla passeggiata o ad un meritato relax.

Oggi sarà una giornata molto insolita ma fondamentale per calarci nel mood giusto, infatti vivremo una vera esperienza local. Ci faremo ospitare da una famiglia Tibetana che ci racconterà delle loro tradizioni, ci farà conoscere la fauna della zona e il loro artigianato. Preparatevi a sporcarvi le mani perché proveremo a cucinare i piatti tipici di questa terra, e direi di impegnarsi visto che sarà il nostro pranzo. Le cose belle non finiscono qua! Dopo un bell’assaggio del tipico tè e del latte di yak ci potremmo fare una bella passeggiata per iniziare a prendere contatto con la naturale bellezza di questi luoghi. Per chi preferisce, potrà provare un bel giro a cavallo! Sicuramente la giornata sarà stata bella piena quindi ritorniamo a Lhasa a riposarci perché il giorno dopo iniziamo lil nostro on the road.

Oggi si inizia presto perché i km da fare sono tanti e non vale la pena rimanere a dormire visto le cose che ci sono da vedere. La meta è la città di Gyantse a 6 ore da Lhasa, ma non ti preoccupare perché ci saranno stop mozzafiato! Ci abbandoneremo al silenzio del maestoso lago Yamdrok, uno dei 3 laghi sacri tibetani. Si dice che il lago abbia il potere di aiutare i tibetani a ritrovare l’anima reincarnata del Dalai Lama. Lungo la strada ci fermeremo ad ammirare il ghiacciaio Kangsar ed esploreremo la zona circostante lasciandoci cullare dai suoni della Natura. Ormai prossimi alla città di Gyantse visiteremo i monasteri più importanti della zona e poi è tempo di un meritato riposo.

Questa volta ce la prendiamo con un pò più di calma e ci muoviamo verso Shigatse, la seconda città più popolosa del Tibet. Visiteremo il forte di Gyantse cioè lo Dzong, baluardo a difesa della città. La struttura è la meglio conservata del Tibet e svetta su una collina in tutta la sua imponenza. In passato questa struttura era un centro nevralgico per temi di natura militare, politica e religiosa. Non ci faremo scappare nemmeno il monastero di Tashilhunpo che fu fondato nel 1447 da Gendün Drup, il primo Dalai Lama, che è un centro storico e culturale di rilevante importanza. Saccheggiato dai Nepalesi e poi riconquistato dai Cinesi il monastero fu la tradizionale residenza dei vari Panchen Lama, la seconda maggiore carica religiosa tibetana. Arriviamo a Shigatse la sera per fare un giro della città prima di andare a riposare: il giorno dopo ci aspettano ancora un bel po’ di chilometri!

Ora il nostro prossimo obiettivo è il campo base dell’Everest, quindi non perdiamo tempo e continuiamo a macinare chilometri. Oggi ci aspettano 6 ore di viaggio, ma le soste non ci faranno sentire la fatica. La prima fermata è un tripudio di storia ed incredibile bellezza, visiteremo il monastero di Sakya, sede della scuola Sakyapa del buddismo tibetano. Fu fondato nel 1073 e con la sua architettura mongola rappresenta un tempio totalmente differente da quelli visti in precedenza. Pensa che nel 2003, un'immensa biblioteca contenente 84.000 rotoli fu trovata nascosta in un suo muro lungo 60 metri e alto 10 metri. Seconda sosta della giornata è il forte Dzong di Shegar, chiamato anche la fortezza di cristallo. I resti delle mura difensive si snodano incredibilmente sulla cima della montagna che domina la città. Da qui inizieremo a vedere l’Everest in lontananza e saremo sempre più vicini a conquistare il suo campo base.

Oggi è un giorno importante e raggiungeremo uno degli obiettivi di questo incredibile viaggio, saremo al cospetto di sua maestà l’Everest! Prima di arrivare al campo base ci fermeremo al Monastero di Rongbuk, il santuario buddista più alto al mondo. Pensa che siamo a ben 5100 mt di altezza! Questo monastero è considerato la porta di ingresso all’ Everest e gode di una delle viste più mozzafiato di tutto il Tibet. Dopo la sosta al monastero andiamo dritti verso il campo base per ammirare meglio la magnificenza dell’Everest. Qui possiamo trovare anche l’ufficio postale più alto al mondo e delle tende in cui ci riscalderemo bevendo del tè in attesa del tramonto per poi rimanere a bocca aperta davanti al cielo stellato sopra l’Everest che ci regalerà un momento veramente unico.

Ci sveglieremo nuovamente sotto l’Everest, preparate le macchine fotografiche perchè se il meteo sarà dalla nostra, avremo un'alba unica da ammirare prima di salutare la montagna più alta del mondo. Dopo essersi riempiti gli occhi di questa bellezza è tempo di salire in macchina perché ci aspetta un lungo viaggio per tornare a Shigatse. Durante il percorso assaporeremo gli ultimi scorci di Tibet fermandoci lungo la strada per ammirare le bellezze che solo la catena dell'Himalaya può offrire.

Salutiamo il Tibet ed è tempo di tornare in Cina. Prendiamo il volo interno da Shigatse che ci porterà nuovamente a Chengdu. Qui potremo rilassarci e ripensare a quanto di bello abbiamo visto o lanciarci alla scoperta di questa città e assaltare le sue vie coloratissime per prendere gli ultimi souvenir. Prima della cena di arrivederci, ci sarà la possibilità di andare a visitare il centro di ricerca dei panda giganti, una vera e propria oasi creata per proteggere ed incoraggiare la riproduzione di questi bellissimi animali endemici della Cina.

E’ giunto il momento dei saluti: ci vediamo alla prossima avventura WeRoad!