Itinerario - USA Southwest 360°: i meravigliosi parchi dal Colorado alla California

Ok, siamo appena sbarcati, abbiamo sonno dato dal volo e dal jet-lag, ma questo ci impedirà di partire con le prime esplorazioni e di rompere il ghiaccio con una prima cena americana?

Iniziamo da subito a macinare i primi km, ma come tutte le nostre giornate non ci limiteremo mai solo a quello! La prima tappa sarà infatti costituita da un lago e un ghiacciaio che è possibile raggiungere con una breve passeggiata, è il St Mary’s Glacier! La seconda sosta ci permetterà di fare un trekking per raggiungere Hanging Lake, lago glaciale costituito da acque turchesi; solo la temperatura dell’acqua ci impedirà di tuffarci per un bagno.

La nostra voglia di un bagno rilassante potrebbe essere appagata una volta arrivati a Glenwood Springs, città famosa per le sorgenti termali.

Ci affezioneremo ai cartelli stradali che segnano il passaggio da uno stato all’altro, oggi daremo il bye-bye al Colorado e il benvenuto allo Utah!

La giornata sarà dedicata all’esplorazione del Parco Nazionale di Arches, dove gli anni e l’azione erosiva di acqua e vento hanno prodotto formazioni rocciose di arenaria di forme curiose, principalmente archi. Parte la sfida a chi riesce ad immortalare meglio queste forme e questi colori! Double Arch e Delicate Arch sono solo alcuni degli archi che ci lasceranno senza fiato.

Il Canyonlands NP si è formato dall’azione erosiva dei fiumi Colorado e Green River, che hanno scolpito dei canyon mozzafiato che riusciremo ad apprezzare da diversi viewpoint nell’area di Island in the Sky. I canyon saranno solo l’inizio, perché il parco raccoglie meravigliosi archi, butte e mesa (formazioni rocciose tozze quasi cubiche con pareti verticali ripide e cima molto piatta e si differenziano tra loro perché sono più o meno tozze) e rocce dai colori sgargianti e dalle forme più stravaganti che ci sorprenderanno per tutta la giornata.

Ci mettiamo in viaggio sapendo già quale sarà la protagonista della giornata, ma non le impediremo di farci meravigliare anche dalle altre bellezze della giornata. Percorreremo uno sterrato all’esplorazione della Valley of Gods, la sorella minore della Monument, ma che potremo esplorare senza restrizioni e praticamente senza turisti! Ci sarà da sforzarsi di capire con quali criteri abbiano associato le varie formazioni rocciose ai rispettivi nomi.

All’uscita dalla valle, sosta al Goosnecks State Park dove il fiume San Juan si è divertito a erodere la roccia con due successive curve a ferro di cavallo, tanto belle e tanto simili da sembrare finte.

Dopo un meritato pranzo a Mexican Hat non resta che percorrere quello che probabilmente è il rettilineo più famoso al mondo: quello che porta alla Monument Valley! Le immagini dei film western, e non solo, nella nostra mente ci daranno la sensazione di un continuo deja-vu. E infatti non ci esimeremo dal farci una foto nel Forrest Gump Point, prima di avviarci nell’esplorazione vera e propria della valle, che diventerà ancora più suggestiva al tramonto.

Suggestioni che non sono terminate, perché il nostro campeggio è proprio sotto le famose formazioni rocciose, che ci augureranno la buonanotte illuminate solo dalla luna e dalle stelle.

Lasciati alle spalle la Monument, non dobbiamo attendere troppo per emozionarci di nuovo. Arriviamo infatti a Page, dove ad aspettarci ci sarà l‘Antelope Canyon! Le sue tonalità di rosso e arancione ci meraviglieranno ad ogni passo del nostro cammino. Non a caso questo stretto canyon nell’arenaria è uno dei posti più fotografati degli USA. Per fortuna la guida, oltre a spiegarci come è avvenuta la formazione di un posto così surreale, saprà svelarci anche i segreti per foto che faranno morire di invidia i nostri amici.

Il pomeriggio sarà più tranquillo e potremo scegliere se esplorare altre meraviglie nascoste in arenaria o se rilassarsi su una piaggia del Lake Powell, o magari entrambe le cose!

Quella che non può mancare è la visita al celebre Horseshoe Bend: dove il Colorado effettua una curva a ferro di cavalo appunto, facendo risaltare al massimo il contrasto tra il colore dell’acqua e quello della roccia circostante.

Avremo la giornata interamente a nostra disposizione per esplorare la spettacolare zona del Glen Canyon National Recreation Area. Sceglieremo il mood da cui ci sentiamo più ispirati, se rilassarci in riva al lago su bellissime lastre di arenaria a ridosso della diga o se continuare con un’esplorazione più attiva percorrendo alcuni dei trekking nei dintorni del Lake Powell, mai sentito parlare di The New Wave? Un compromesso può anche essere quello di esplorare l’area direttamente dal lago: escursione in barca o in moto d’acqua?

Sicuramente non rinunceremo alla vista del lago dai view point più suggestivi, su tutti quello che si ha dalla maestosa diga Glen Canyon Dam.

Durante il viaggio tra Page e il canyon faremo soste assolutamente degne di nota, ma la nostra mente ormai è proiettata lì, al momento in cui ci affacceremo sul Grand Canyon!

Lo faremo, e lo faremo dal North Rim, ossia il versante nord del canyon, che risulta essere più alto, più verde e meno turistico rispetto al gemello South Rim. Sceglieremo i migliori punti panoramici e alcuni dei molti sentieri che permettono di ammirare quello che è uno dei paesaggi più affascinanti e maestosi del mondo!

Ormai lo abbiamo capito: in quest’area degli USA è impossibile smettere di stupirsi! Oggi a farci brillare gli occhi sarà lo Zion National Park, con le sue pareti a strapiombo per centinata di metri, con la sua alternanza di sfumature che vanno dal rosso al bianco, al verde che è riuscito a ritagliarsi uno spazio perfettamente in sintonia col contesto roccioso. In questo parco ce n'è per tutti i gusti, da semplici sentieri facilmente percorribili (ma non per questo privi di interesse!) fino a lunghissimi trekking, tra cui uno dei river trekking più suggestivi del pianeta: the Narrows!

Oggi partiamo dallo Utah, entriamo in Arizona e concludiamo la giornata in Nevada, ormai siamo dei maestri del road trip!

Spezzeremo il viaggio per fare alcune brevi escursioni nella Valley of Fire, un parco caratterizzato da formazioni rocciose con colori dagli incredibili contrasti. Prima di sbarcare nella Sin City ci andiamo ad affacciare dalla maestosa Hoover Dam, un’opera ingegneristica impressionante, inserita in un contesto surreale. Sembrerà che tutta l’acqua della regione sia concentrata in un unico posto, e forse…è davvero così?

Dopo migliaia di chilometri in contesti per lo più desertici ci avrebbe fatto un certo effetto qualunque città, pensate come deve essere ritrovarsi immersi dentro Las Vegas!

La città può sembrare finta, fuori contesto, sproporzionata, ma forse è proprio questo il suo fascino. Le sue luci, i suoi colori, le sue architetture stravaganti ed irriverenti ci faranno sentire dentro un film. Posiamo dunque i vestiti da trekking e andiamo a sbancare qualche casinò!

Dopo lo scintillio di Las Vegas sarà enorme il contrasto nel vedersi catapultati nella Death Valley! La Valle della Morte è anche la valle dei record, troviamo infatti qui il punto più basso e più caldo del Nord America. Ma non ci faremo spaventare e armati di acqua fresca andremo alla scoperta dei punti più suggestivi di questo territorio, tra aridi paesaggi lunari e colline colorate degne dei migliori quadri impressionisti, tra Zabriskie Point, Dante's View, Artist Drive, Artist's Palette fino ad arrivare alla depressione di Badwater Basin.

Il nostro ultimo giorno dedicato ai meravigliosi paesaggi naturali ci porta alla scoperta del Mojave National Preserve. Questo parco è posto al di fuori di molti itinerari turistici classici, ma non per questo meno affascinante. A distanza di pochi km passeremo dal farci la foto con il termometro più alto del mondo (sì, avete letto bene!), all’ascoltare il canto delle Kelso Dunes, fino all’esplorazione di antichi paesaggi vulcanici e al Teutonia Peak, con la più grande foresta di Joshua Tree degli USA.

Giornata interamente dedicata all’esplorazione di Los Angeles. Oggi possiamo abbassare i ritmi e rilassarci sul lungo mare di Venice Beach circondati da surfisti, culturisti e artisti di strada, senza perderci il molo di Santa Monica dove termina la celebre Route 66. Se invece abbiamo ancora energie per esplorare possiamo andare a vedere il panorama dall’osservatorio di Griffith e dalla collina più celebre del mondo, quella con la scritta Hollywood!

Dopo tanti km, tante risate e meraviglie viste sarà difficile salutarsi, ma magari sarà un semplice arrivederci: ci vediamo alla prossima avventura WeRoad!