Itinerario - Messico: Dia de Los Muertos
Benvenuti in Messico
Check in a Città del Messico
I voli aerei da/per l'Italia non sono inclusi nel pacchetto, così potrai decidere da dove partire, a che ora e con la compagnia aerea che preferisci. Questo per darti la massima libertà di scelta!
Check-in in hotel a Città del Messico e meeting di benvenuto, ecco qui come funziona il ritrovo! Questa immensa città è una delle più grandi del mondo quindi se ci sentiamo un po’ spaesati è tutto normale - ci penseranno il buon cibo e il calore della gente a farci sentire a casa. Iniziamo la nostra avventura assaggiando le bontà messicane: come antipasto… guacamole per tutti?
Tra le rovine di Teotihuacan e i murales di Città del Messico
Antiche rovine
Non si può venire in Messico e non vedere nemmeno un complesso archeologico azteca! A pochi chilometri dalla capitale si trova Teotihuacan, sito che ospita la Piramide del Sole e della Luna, tra le costruzioni azteche più antiche del Mesoamerica. Queste piramidi vennero costruite durante i primi tre secoli d.C. ma gli studiosi non sanno ancora quale civiltà abbia eretto la città di Teotihuacan - aleggia quindi un velo di mistero su questo luogo e sul suo ruolo sul resto della regione (si vocifera fosse un portale per lo spazio, magari troveremo qualche prova a conferma di questa ipotesi!).
A spasso nella capitale
La vibrante capitale messicana, che sorge sui resti dell’antichissima capitale azteca Tenochtitlán, offre un mix di cultura e modernità unici. Nel tardo pomeriggio possiamo iniziare ad esplorare la città partendo dalla Catedral Metropolitana e da qui proseguendo sulla Piazza della Costituzione (El Zòcalo) centro dell’identità nazionale messicana, oppure andare alla scoperta degli splendidi murales del Palacio de Bellas Artes, della Biblioteca Nacional o del Museo Mural Diego Rivera, fino alla Casa Museo Frida Kahlo nel colorato quartiere di Coyoacán. Questa sera invece… pronti per la cena di benvenuto?
Morelia: nel cuore del Michoacan
On the road
Salutiamo la capitale perché oggi parte ufficialmente il nostro viaggio on the road: saliamo a bordo del nostro minivan e ci spostiamo verso ovest - prima tappa? Cuitzeo del Porvenir, una cittadina dall'architettura coloniale che si affaccia sull'omonimo Lago, il secondo più grande del Messico. Dopo più di tre ore di auto ci sgranchiamo le gambe facendo due passi nel centro e poi scegliamo un ristorantino vista lago dove mettere qualcosa sotto i denti - magari assaggiamo le gorditas o qualche quesadilla?
Nel cuore del Michoacan
Dopo aver capito che qui in Messico metteremo su almeno 3 kg (con piacere!) percorriamo gli ultimi chilometri che ci separano dalla destinazione finale di oggi, Morelia. Questa città patrimonio dell’UNESCO, capoluogo della regione del Michoacan, è un incanto per gli occhi: le strade del centro storico, dove ovunque salta all'occhio l’architettura coloniale spagnola che si fonde con quella preispanica, portano alla Cattedrale della Trasfigurazione, il cuore pulsante della città. Possiamo venire qui dopo cena: la sera infatti l’edificio illuminato è ancora più magico e si impone maestoso sulla piazza adiacente - sicuramente ci saranno già dei festeggiamenti in corso e noi non ci tiriamo indietro!
Pàtzcuaro: festeggiamo El Dia de Los Muertos
Iniziano i festeggiamenti
Finalmente entriamo nel pieno delle festività del Dia de los Muertos (Patrimonio Immateriale dell’Umanità dal 2008): raggiungiamo Pàtzcuaro, il cuore pulsante del culto dei Morti e non c’è miglior posto al mondo dove vivere a pieno questa festa così tanto sentita in Messico e capirne tutti gli affascinanti aspetti. “La vida de los muertos està en la memoria de los vivos”: in questi primi giorni di novembre i cimiteri si colorano del giallo e dell’arancione dei cempasúchil (tageti indiani), le tombe vengono circondate dagli altares de los muertos e decorate con ofrendas (offerte ai defunti), le famiglie si riuniscono, le strade si riempiono di decorazioni e bancarelle dove acquistare le calaveritas de azùcar (dolcetti tipici), pan de muerto (un pane aromatizzato ai fiori d’arancio), oggetti religiosi, calacas e calaveras (gli scheletri e i teschi decorati di fiori che rappresentano la morte) - tutto per festeggiare la vita ricordando chi non c’è più.
Nel cuore del Dia de Los Muertos
Tappa fondamentale per vivere a pieno la festa dei morti è Tzintzuntzan, una cittadina che affaccia sul Lago de Pàtzcuaro che ospita le celebrazioni più folcloristiche ed autentiche del Dia de los Muertos di tutta l’America Latina, lontana dai soliti circuiti turistici e che per questo motivo ci regalerà una delle esperienze più autentiche che vivremo qui in Messico - avremo anche modo di visitare il mercato dell’artigianato e acquistare magari qualche calaverita.
Esperienze autentiche
La magia vera e propria accade però la notte del 2 novembre: al calar del sole le anime dei defunti risalgono dall'oltretomba e visitano il mondo dei vivi riunendosi ai loro cari. Le famiglie si siedono attorno alle tombe portando cibo, candele, frutta, dolci e così seduti trascorrono l’intera notte onorando e ricordando la vita del defunto. Al tramonto prenderemo una barca per raggiungere l'isola di Janitzio, la più grande del Lago Patzcuaro e location perfetta per trascorrere la notte del 2 di Novembre: qui si respira un’atmosfera unica, il freddo della notte, le candele che illuminano le strade e i cimiteri, le tombe sommerse dai fiori creano un mondo a sé stante e sarà difficile non sentirsi coinvolti da queste tradizioni antiche. Gustiamoci ogni attimo e cerchiamo di immortalare questo momento nella nostra memoria - non capita tutti i giorni di poter prendere parte a una celebrazione tanto significativa.
Guadalajara: street food, tequila e mariachi
Buon cibo e buona musica!
Dopo questi due giorni di festeggiamenti e di full immersion nella vita dei locals tornare al quotidiano sarà difficile, quindi ci consoliamo… con il cibo! Salutiamo a malincuore Pàtzcuaro e raggiungiamo Guadalajara giusti giusti per il pranzo - siamo nella capitale dello street food e della tequila quindi non abbiamo di che lamentarci! Dopo aver agguantato un pambazo o il piatto preferito dai locals, la tortas ahogadas, ci mettiamo comodi e ci godiamo uno spettacolo dei mariachi - gruppi musicali che suonano musica tipica, vestiti coi costumi tradizionali da charro (cavallerizzo tradizionale messicano) che includono anche dei sombreri decisamente poco sobri!
Esploriamo la città
Nel pomeriggio esploriamo il centro di Guadalajara partendo dal centro storico - salta subito all'occhio la maestosa cattedrale che si affaccia sulla Plaza de Armas. Ci addentriamo poi nei vicoli del centro fino ad arrivare al mercato San Juan de Dios dove ci possiamo sbizzarrire: ci sono ben tre piani dove possiamo trovare di tutto, dalle scarpe in cuoio alle erbe aromatiche alle maschere di wrestling messicano. Per la serata invece troviamo un locale dove assaggiare le birre artigianali e fare un’altra scorpacciata di tacos!
Un chupito di tequila a... Tequila
Degustazione di tequila!
Ma se vi dicessimo che oggi andiamo ad assaggiare la tequila… a Tequila? In circa un’oretta siamo infatti nella cittadina che ha dato il nome al famoso distillato e visto che siamo qui visitiamo una piantagione di agave blu, la pianta da cui si ottiene la tequila: capiremo il processo di produzione e ovviamente non mancherà la degustazione di diverse tipologie di tequila - ci offriranno anche sale e limone?
Ancora a Guadalajara
Rientriamo a Guadalajara e possiamo passare il pomeriggio in totale relax tra le vie della città: di solito per scoprire angoli nascosti bisogna percorrere strade sconosciute! Volendo possiamo visitare il Templo Expiatorio del Santísimo Sacramento, una chiesa in stile neogotico (probabilmente una delle poche che vedremo qui). Stasera assaggiamo poi un’altra bevanda locale, il pulque - una bevanda alcolica a base di succo di agave fermentato.
Chihuahua: conosciamo i local!
Oooo Chihuahua!
Questa mattina con un volo interno raggiungiamo uno stato messicano famosissimo (soprattutto per il nome)… il Chihuahua! Trascorriamo la giornata esplorando la capitale omonima dello stato: possiamo scoprire qualcosa in più sulla storia e la cultura del popolo messicano, visitando l’Historical Meuseum of Mexican Revolution, fare due passi nel centro storico fino ad arrivare alla cattedrale e goderci il sole a Plaza des Armas. Oggi non abbiamo tempi stretti quindi possiamo davvero dedicarci a conoscere i local così da imparare qualcosa su come si vive davvero in Messico - alla fine, il bello dei viaggi è anche questo!
On the road verso Creel
Mille tappe
Inizia una nuova giornata on the road: la nostra meta è la cittadina di Creel ma, ormai ne siamo fermamente convinti, non è tanto la destinazione che conta ma il viaggio per arrivare alla meta! E allora cosa ne dite di fare un paio di fermate lungo il percorso? Intanto iniziamo dal lago di Ararareco e poi, tempo permettendo, ci fermeremo anche a Cusarate, con le sue cascate e la sua Missione decorata da dipinti Tarahumara, seconda tribù indiana nel nord del Messico dopo i Navajo.
Il Grand Canyon del Messico: La Barranca del Cobre
In viaggio verso Divisadero
Oggi ci sposteremo verso Divisadero dove avremo il primo incontro con Sua Maestà La Barranca del Cobre (Copper Canyon o Canyon del rame), uno dei canyon più belli e spettacolari del pianeta, quattro volte più grande del Grand Canyon negli Stati Uniti. Con le sue spaccature profonde fino a 1500 metri, gole senza fine e precipizi, questo luogo ci lascerà letteralmente a bocca aperta. Davanti a noi si apre l’immensità dei canyon color rosso rame, sotto di noi il fiume Urique che, insieme agli altri 5 fiumi che scorrono in queste terre, anno dopo anno ha scavato la roccia fino a creare questa meraviglia della natura.
Barranca del Cobre
Trascorriamo la giornata nel Parco e lo esploriamo, per quanto ci è possibile, in lungo e in largo, percorrendo qualcuno dei sentieri per trovare scorci sul panorama sempre nuovi. Proviamo anche a scoprire qualcosa in più sugli abitanti di queste terre, i raramuri, che parlano una lingua tutta loro e seguono antiche tradizioni, tra le quali quella della corsa, una gara durante la quale i partecipanti devono correre calciando una sfera di legno lungo salite e discese - incrociamo le dita e speriamo di assistere a questa competizione che si ripete da secoli.
La Barranca del Cobre è il paradiso messicano per gli sportivi estremi e per chi è alla ricerca di adrenalina può provare la zip line più lunga del pianeta… di sicuro non è per i deboli di cuore: 2545 metri di lunghezza e una velocità che raggiunge i 130 km/h, una cosetta da nulla!
Sul Treno Chepe Regional fino a El Fuerte
Un treno storico!
Questa mattina saliamo a bordo del Treno Chepe Regional, un treno storico che attraversa i canyon della Barranca del Cobre correndo dalle montagne della Sierra Madre Occidentale fino all’Oceano Pacifico, attraversando 650 chilometri - noi oggi ne percorreremo “solo” 200, fino ad arrivare a El Fuerte. Passeggeremo tra le vie di questa città coloratissima che ci riporta indietro ai primi giorni del nostro viaggio, quando durante le festività erano i colori a farla da padroni, e scegliamo un ristorantino che ci ispira - questa sera brindiamo con della tequila?
Da Los Mochis a Città del Messico
Di nuovo nella capitale
Ormai siamo quasi arrivati alla fine di questa avventura e vogliamo prendercela comoda. Sveglia libera e poi, con la dovuta calma, trascorreremo le ultime ore per le strade della coloniale El Fuerte prima di trasferirci all’aeroporto di Los Mochis. Il tempo di metter qualcosa sotto i denti e sistemare gli zaini in stiva e in due ore e mezza torniamo dove tutto è iniziato, nella capitale: Città del Messico.